lunedì 13 giugno 2016

Bottega Verde: MASCHERA PURIFICANTE ALLA LIQUIRIZIA

Salve.

Usai la maschera di Bottega Verde alla liquirizia l'inverno scorso e la trovai pressoché inutile. Così come la maggior parte delle mie amiche e conoscenti.

Tempo addietro, su un post del blog ILOVERIMUNNI.NET, ne lessi una recensione entusiastica - il link qui: http://iloveremunni.net/2016/04/30/bottega-verde-maschera-purificante-alla-liquirizia-opinione-e-inci/#comment-2333

In maggio (2016) scrissi alla professionista che ha il blog:

"Ciao. Ho usato una confezione intera di questa maschera e mi ero segnata di dirne pestilenza&traggggedia sul mio blog, ma solo sotto un determinato punto di vista. Mo’ mi spiego. Quello che tu dici è condivisibile e sensato, e io non ti sto scrivendo perché ho delle obiezioni particolari, ma solo per segnalare una cosa che ho riscontrato: non so perché, cioè non comprendo che cosa nell’inci “ci gioca contro” (non mi lancio delle deduzioni e controdeduzioni “inciesche” perché la mia formazione me lo sconsiglia), ma ho trovato questa maschera tangibilmente meno pulente di una semplice mistura di caolino e acqua. Forse il tentativo di renderla un attimo emoliente ne ha in parte pregiudicato la capacità pulente? (Forse l’acido stearico e dicaprylyl carbonate, un acido grasso e un estere che le danno quel tocco non mi fan gridare di giuoia?) Mah. Diciamo che io non ne sono rimasta entusiasta e risparmierei quei soldi; piuttosto consiglio alle sventurate che mi chiedono lumi, la via della semplicità (un pasticcio home made).
Ciaus!"

Mi rispose:

"Buongiorno Gatto Spaziale,
Temo proprio che il medesimo motivo per cui a te non è piaciuta, sia il medesimo per cui personalmente considero questa maschera un prodotto di pregio.
La ricerca del prodotto “pulente”, che più si definisce tale più imprescindibilmente è anche sgrassante e aggressivo per l’integrità del corneo, è tipica di quelle pelli di solito grasse e ispessite (magari con qualche impurità) che cercano la “pulizia” anche quando questa non può e non deve esserci.
Di solito sono anche pelli trattate con altri prodotti aggressivi e routine di pulizia totalmente sbagliate, in cui alla detersione con tensioattivi si associano maschere che vengono fatte totalmente seccare sul viso e molto spesso il rifiuto di utilizzare prodotti idratanti e oli.
Sono pelli che mi arrivano di solito assottigliate e sensibilizzate.
Il compito di una maschera all’argilla è assorbire delicatamente qualche eccesso di oleosità e qualche cellula morta, non trincerare la pelle in una maschera di cemento suggendo ogni possibile goccia di nutrimento.
Dopo l’uso di questa maschera, se la pelle è trattata con una skincare appropriata in toto e non si affida alla maschera tutto il lavoro, il viso è aggettivamente più liscio e i pori più puliti.
Il miscuglio home made di acqua e caolino, oltre ad essere disseccante in modo assurdo, priva la pelle di quelle difese necessarie ad autoproteggersi da batteri e inquinamento, e la segna prematuramente.
La pulizia della pelle deve derivare da una sinergia di prodotti delicati su fronti diversi (detersione con burro e mussola, un leggero esfoliante acido saltuariamente, una maschera all’argilla delicata come questa o analoghe) e non dal singolo prodotto-bomba che mi va solo a fare danni. 😉
Ci sta poi che questo singolo prodotto alla tua pelle non sia piaciuto, magari hai necessità totalmente diverse da quello che questa maschera si propone di fare (probabilissimo): le mie valutazioni sono quanto più possibile riferite in modo oggettivo alla formulazione e al mantenimento delle promesse riportate dall’azienda. Ci sono prodotti che su di me fanno disastri ma sulle pelli per cui sono pensati sono meravigliosi, e quindi vanno rigorosamente promossi (non è questo il caso). 😉
Insomma, il fatto che sia un ottimo prodotto e ben funzionale non esclude che nella singola esperienza possa essere totalmente bocciato, per un motivo o per l’altro. 😉
Buona giornata!
Dorothy"

Le risposi a mia volta:

"Infatti, come hai letto, io non consideravo affatto la tua analisi del prodotto fuorviante, anzi. Se non mi fosse piaciuta, credimi, non ti avrei scritto (ho tempo zero).
Sono intervenuta perché, al netto delle tue pur corrette considerazioni, ad alcune pelli questa maschera non fa nulla, meno di nulla e il tuo blog è pubblico: segnalavo alle lettrici che le aspettative potrebbero essere disilluse nonostante l’analisi impeccabile. Cioè io testimonio a chi viene a leggerti qui che no, questo prodotto non funge su chiunque. Pare bizzarro dire che non tutte le maschere denominate “di pulizia” facciano il loro sporco lavoro su tutte le pelli, eppure….
Mi sono presa la briga di specificarlo, e credo che tornerò sull’argomento sui miei spazi – non vorrei essere invadente.
Sai, io sento e leggo (internet) che c’è gente che si sbrana la pelle con maschere invadenti e scrub settimanali (aiuto!), e magari consigliare una maschera di pulizia delicata come hai fatto tu è, alla fine, un buon consiglio, ma non me la sento di sottoscrivere la definizione di “disseccante in modo assurdo” nei riguardi della mistura di acqua e caolino: ci sono pelli a cui cccce fa un baffo, come la mia. La faccio più per i suoi componenti in sé (cessione di minerali) che per l’effetto di pulizia.
Ah, potresti cortesemente approfondire quando hai un attimo e voglia la questione di quei prodotti/elementi che privano la pelle delle difese necessarie ad autoproteggersi da batteri e inquinamento? Che cosa fanno i suddetti per portare a tale esito? Quali meccanismi di autopreservazione vanno a sabotare? In che tempi? Da quali primissimi indicatori lo si evince? Ho stressato a sufficienza? :-))))
Grazie!"

Infine, Dorothy:

"Ma ci mancherebbe, hai fatto benissimo e ti ringrazio di aver riportato la tua esperienza.
Che il prodotto sia surgrassato e quindi meno disseccante e assorbente delle maschere all’argilla specificatamente vendute per pelli seborroiche è scritto nella recensione, sicuramente nell’analisi della formulazione, in modo spero chiaro e fruibile.
Ovviamente chi vuole il prodotto che dia effetto lavapiatti non troverà riscontro in una maschera dichiaratamente per “ogni tipo di pelle” e che quindi debba essere adattabile anche a pelli senza problemi di seborrea. In generale, non troverà qui nessun prodotto eccessivamente dislipidemizzante valutato positivamente. Si tratta di approcci alla cosmesi diversi dal mio.
La pulizia ad ogni modo va fatta prima dell’applicazione del prodotto, per cui una riuscita o meno della sua azione assorbente dipende inevitabilmente anche da resto della routine.
Tieni comunque conto che una pelle molto resistente non necessariamente ha bisogno di trattamenti che la maltrattino… Molto spesso una quotidiana e leggera esfoliazione data dalla pulizia con burro e mussola (che è la base da cui partono TUTTE le mie clienti) ristabilisce l’ordine nella maggioranza dei casi: rinnova la pelle meglio di qualsiasi detergente schiumogeno senza aggredire il film idrolipidico e rende assolutamente superfluo l’uso di prodotti eccessivamente disidratanti e disseccanti.
Per rispondere brevemente alle tue domande, soprattutto le ultime tre, la cosa più sensata da dire è: dipende.
Dipende da frequenza d’uso, dalla routine nell’insieme, dallo stile di vita, dalla reale condizione e necessità della pelle.
In generale chi sente la pelle ruvida, granulosa, che non sembra mai abbastanza pulita eppure dopo la detersione tira, a volte si desquama e comunque si unge rapidamente e ha una discreta fioritura di pori dilatati e punti neri, in questi casi di sicuro si sta sbagliando qualcosa.
I primi segnali di allarme sono pelle arrossata dopo la detersione e in generale l’effetto “sgnek” tipo Svelto per piatti.
Per rispondere alle altre domande andrebbero fatti dei post appositi su argomenti diversi (acidi, tensioattivi, solventi, tipologie di pelle, assemblamento di una routine decente… Ecc ecc), sempre tenendo a mente che è la dose a fare il veleno e che la valutazione dell’adeguatezza di un prodotto alla singola persona va fatta guardandone le esigenze specifiche e l’insieme dei cosmetici utilizzati.
Senza scendere in ambito tecnico, del quale si occupano altri professionisti su internet e che per scelta editoriale viene qui ridotto e semplificato al minimo, l’abuso di cosmetici aggressivi (che siano acidi, solventi, tensioattivi o assorbenti) porta invariabilmente a pelle asfittica, disidratata e a volte anche a sensibilizzazioni, tramite riduzione dell’idratazione negli strati superficiali della pelle oppure tramite eccessivo consumo (in vari modi in base alla sostanza di cui stiamo parlando) della naturale protezione della pelle prodotta dai sebociti.
Grazie a te
Dorothy"

Spero che questo scambio vi sia utile. Io per parte mia vorrei ribadire un concetto che non si ribadisce mai abbastanza: trattate la pelle con dolcezza - no sfregamenti (occhio ai panni che usate, anche nello strucco) no scrub frequenti (meno se ne fanno meglio è), magari maschere di argilla con miele o yogurt a stemperarne il potere disseccante.

Bye!
Gattone

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