mercoledì 20 dicembre 2017

#modasostenibile MA PER CHI?

20/12/2017

Ciao!

Angolo della polemica. Angolo fashion! Giusto per iniziare ad onorare una delle definizioni del blog.
Avete mai sentito parlare di moda sostenibile?


È la sigla fighetta adottata oggigiorno dopo che quella “equo&solidale” è finita in cantina (per vari motivi, spesso validi).
Se ne fa alfiere più di una simpatica&giovane signora della buona borghesia italiana, anche fra le espatriate - che fa più “internazzzzzionale”. 
Terreno di espansione immaginaria della parola d’ordine: blog, YouTube, Instagram.
Che l’è?
Un fritto misto di vari elementi, dal modello emergenziale “siamo in guerra, va bene tutto pure gli stracci” all’acquisto di cose care come mezzo rene ma etiche.
Etiche.
Etiche....
Inizia a venirmi voglia di attaccare al sostantivo delle accise, giusto per far alzare il PIL.
Abbiamo vari elementi che compongono l'universo #modasostenible, e tutti rigorosamente slegati fra loro: un po’ di riciclo creativo, un po’ di usato, un po’ passiamoci le cose fra parenti, un po’ l’acquistare da aziende di nicchia che in ogni fase della lavorazione non inquinano e/o applicano contratti decorosi ai propri dipendenti (in contrasto con lo sfruttamento nel terzo mondo).
Ecco, io a queste aziende di nicchia il termine “sostenibile” non lo affibbierei così, generosamente, perché la sostenibilità è un concetto estensivo, come la raccolta differenziata: funziona molto bene se la facciamo in tanti, in 4 gatti no.
Troverei un altro sostantivo per queste encomiabili aziende (suggerimenti?), ma “sostenibile” anche no: non mi viene perché i loro capi sono fuori della portata di una famiglia media italiana, cioè non sono, di fatto, sostenibili. Qualcosa che ha dei limiti di accesso non è di per sé condivisibile erga omnes, che sostegno le vuoi dare, quindi? Limitato. Però la”rivoluzione sostenibile” sarebbe quella che si prefigge un cambiamento di paradigma nel comportamento del consumatore, laddove la stessa parola “consumatore” dovrebbe perdere senso per altro. E bla bla.
Qui dovrei parlare di Impronta Ecologica ecc. ma ve la faccio breve, sono le paladine della #modasostenible (l'insistenza sull'hastag è voluta) a disturbarmi.

E non mi dite purché se ne parli: la strada per l’inferno è lastricata di ottime e carinissime intenzioni.

Parliamo del MODO di parlarne: quel modo di dire male del fast fashion (che comunque non mi piace, sia chiaro) senza offrire alternative che non siano l’usato (!!!!!), e dire molto bene di tendenze pseudo popolari (= real fricchettone) dimenticando clamorosamente che cosa diamine sia successo all’Italia in questi ultimi 20/25 anni, e trattando con inaudita superficialità la capacità di spesa degli italiani.
Sapete, come quelle che urlano che in un cosmetico ci sono “schifezze” ma, poverine, balbettano a mala pena di chimica.
In soldoni: dopo che abbiamo consentito la distruzione dei nostri distretti della moda - e già quando negli anni ‘90 Benetton, dopo aver costretto tutti i suoi laboratori terzisti veneti ad acquistare macchinari nuovi e costosissimi, prendeva e delocalizzava facendo fallire migliaia di piccole imprese, e NON ABBIAMO URLATO FORTISSIMO perché non abbiamo capito nulla - adesso che la fuga è compiuta e l’intero comparto in crisi irreversibile, ‘ste genie mi parlano di moda sostenibile.

Gesù aiutami tu.

Queste donnine consapevoli&etiche vincono il libro delle lamentazioni dei vari presidenti della camera della moda italiana, i quali sono vent’anni minimo che supplicano di fare “Sistema” (come in Francia) i nostri stracazzo di stilisti ed imprenditori.

Bene, adesso pare che il demonio sia la fast fashion - come se non gli avessimo spianata la strada fino al punto da non sapere più davvero apprezzare un maglione in quello stranissimo materiale che si chiama lana - e che i nuovi salvatori dell’ecosistema siano quelle piccole ditte che lavorano in modo etico a prezzi fermamente fuori budget e, naturalmente, senza avere mezza idea (pure loro) di che cosa sia fare sistema.
Ci vuole un mondo industriale + una rete imprenditoriale come le avevamo noi per “svoltare” la moda, non tre aziendine di buon cuore.
Però queste merdavigliose ed inutile tizie (che possono spendere) devono venire a dire a ragazze e donne che non possono spendere - e che si colpevolizzeranno dunque per niente - come si vive in modo etico.

Li mortacci.

Però quanto fa figo parlarne, eh. Le vedi tutte comprese nel ruolo da dietro le loro telecamerine che straparlano di cose che non sanno, bene intenzionate giovin signore borghesi che di mercato e tecniche della moda ne sanno esattamente quanto il mio gatto.

Ma ‘sticazzi.
E quelle in preda a sensi di colpa? La nazione per caso dormiva durante la messa in onda dei vari servizi televisivi a partire dagli anni ‘90 circa le condizioni di lavoro nel terzo mondo? Da un paio d’anni gira un documentario sul “Vero costo della moda” e sull’internet uuuuuuh! Apriti cielo. L’esplosione di maaaaa io non lo sapeeeeeevo!!! Mi sentoooo malissimooooo!!! Oddio oddio che cosa ho fattooooo!!!
Ma si drogano?
Da quando è uscito fioccano dichiarazioni di pentitismo di giovani e meno giovani.
Mi cade la mandibola.
Ma seri?!?!?
Fatemi capire: quando vent’anni fa mostravano i bambini indiani che cucivano le Nike, c’ero solo io davanti alla TV? E le adolescenti di oggi, che posso capire che non vedessero quei servizi di venti anni fa per ovvie ragioni anagrafiche, ma due genitori che quei servizi li hanno visti e gliene parlino nooooo??? Di nuovo: c’ero solo io davanti alla TV? Io non mi spiego il perché le moltitudini vengano a sapere oggi cose arcinote. Guardate che non sono ironica, davvero non me ne capacito.
Potrei continuare a lungo, non ultimo citare il recente video di una di queste luminari che sostiene che la #modasostenible debba costare, cioè essere sostenibile per tutti fuorché per il compratore, ma non renderei mai bene lo scazzo fotonico che mi sta pigliando nel sentire volenterose pseudo attiviste - ignoranti come l’insalata riccia delle basi del tessile&moda - farsi paladine di atteggiamenti eeeeeeeeeetici immerse nel vuoto cosmico di due nozioni due.

Robe da matti.

Bye
Gattone

martedì 2 maggio 2017

Algenist genius ultimate anti-aging vitamin c serum

Ciao:-)

Oggi parliamo di un siero di cui lo staff di P. Begun aveva molto ben parlato: 
https://www.beautypedia.com/skin-care-reviews/by-brand/algenist/_/Genius-Ultimate-Anti-Aging-Vitamin-C-Plus-Serum

Non si trova più in commercio in Italia – Sephora rivendeva Algenist fino al 2016, data in cui ha fatto delle promozioni strabilianti per mandarla fuori dai piedi. Nel frangente, io avevo “colpito” con qualche acquisto mirato; ve ne parlo perché su QVC e su altri siti la si trova (così come presso Sephora U.S.A.), e quindi potreste essere tentate.

Algenist genius ultimate anti-aging vitamin c serum
30 ml x 118 dollari – non mi ricordo quanto venisse a prezzo intero al tempo, io gli diedi sui 25 (se non ricordo male).
Solo Pao, no data di scadenza.
Terminata il 5/4/2017, non proprio una scheggia, la alternavo.

Ingredienti:
-Alguronic Acid: Improves the appearance of firmness which results in more toned and younger looking skin. 
-Microalgae Oil: Keeps skin hydrated up to five times longer than untreated skin over a 24-hour period. 
-Vitamin C+: Helps to reduce the appearance of discoloration and boost radiance in the skin. 
-Plant Collagen: Hydrates and conditions the skin while promoting a more youthful appearance. 

INCI: Water, Glycerin, Butylene Glycol, 3-O-Ethyl Ascorbic Acid, Polymethylsilsesquioxane, Sodium Citrate, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer, Niacinamide, Ethoxydiglycol, Algae Exopolysaccharides, Chlorella Protothecoides Oil, Vinyl Dimethicone/ Methicone Silsesquioxane Crosspolymer, Citric Acid, Algae Extract, Peg-12 Dimethicone, Palmitoyl Oligopeptide, Palmitoyl Tetrapeptide-7, Caprylyl Glycol, Xanthan Gum, Vegetable Collagen, Ethylhexylglycerin, Hexylene Glycol, Disodium EDTA, Plantago Lanceolata Leaf Extract, Sorbitan Isostearate, Polysorbate 60, Sodium Lauroyl Lactylate, Carbomer, Polysorbate 20, Ceramide NP, Ceramide AP, Ceramide EOP, Phytosphingosine, Cholesterol, Leuconostoc/Radish Root Ferment Filtrate, Phenoxyethanol, Fragrance, Coumarin.

Che dire? E’ acido l-ascorbico (+ altre cosine belle) in un mezzo siliconico PER FORZA DI COSE: l’acido l-ascorbico o lo metti nel silicone (tramite una tecnologia brevettata) o lo anneghi nell’olio (squalano), ma se lo disperdi in un mezzo fluido si ossida in mezz’ora, punto e basta.

Punto e basta.

Se volete usufruire delle qualità dell’acido l-ascorbico senza la noia del silicone, potete disperderlo in acqua ma va usato SUBITO: cioè dovete farvi ogni volta il siero, dosaggio minimo, e usarlo al momento (su L’angolo di Lola trovate la ricetta).

Che cosa ne penso di questo siero Algenist? NI. Non mi ha conquistata come pensavo; inoltre, come ogni siero siliconico, metterci sopra qualche cosa (la crema giorno, per dire) è perfettamente inutile visto che il silicone fa da barriera isolante (ok, dipende dai siliconi usati, diciamo che ve ne rendete conto con l’uso), ergo era ideale d’estate ma meno d’inverno perché indossare solo un siero quando fa freddo non mi è sufficiente.

Se lo consiglierei? Eh. Se ne usassi un’altra confezione potrei avere un parere definitivo, con un sola non so: diciamo che è mia opinione che non valga la pena fare i debiti e diventare matte per reperirlo, se guardate la H. Rubinstein trovate l’equivalente (anche se consta una rapina).

Ciaus!

Gattone



Disclaimer: come previsto dalle regolamentazioni FTC introdotte il 1 Dicembre 2009, nessun prodotto mostrato mi è stato inviato gratuitamente. Tutto è stato comprato con i miei soldi e le opinioni che esprimo sono le mie e di nessun altro. Le foto le ho fatte io per non violare alcun copyright.

CARITA idéal Hydratation Bain des Lagons masque eclat

Ciao a tutte!

Oggi vi parlo di una maschera che ho terminato – con fatica – il 17/4/2017.

CARITA, idéal Hydratation Bain des Lagons masque eclat.
Costo Douglas: euro 49,96 per 50 ml  ma on line ho visto i pezzi più disparati (dai 26 ai 35). Cercatela in sconto, a prezzo intero no, vi prego…io stessa più di 30 euro non gli diedi.
Ha il Pao ma non la data di scadenza.

INCI: Water • Glycerin • Sea Water • Butylene Glycol • Hydrogenated Palm Oil • Ethylhexyl Hydroxystearate • Cetyl Alcohol  Cyclopentasiloxane  Polyacrylamide • Jojoba Seed Oil • Crithmum Maritimum Extract • Hydrolyzed Viola Tricolor Extract • Codium Tomentosum Extract • Caprylic/Capric Triglyceride • Propylene Glycol  Cyclohexasiloxane  C13-14 Isoparaffin • Saccharide Isomerate • Fragrance • Laureth-7 • Glyceryl Acrylates/Acrylic Acid Copolymer • PEG-200 • Tetrasodium EDTA  Triethanolamine  Sodium Hyaluronate  Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer • Polysorbate-20 • Atelocollagen • Agar • Panthenol  Tocopheryl Acetate • Chitosan • Algin  Retinyl Palmitate • Glycolic Acid • Niacinamide • Sodium Chondroitin Sulfate • Limonene  Linalool  Geraniol  Benzyl Benzoate • CI 77007/Ultramarines • CI 42090/Blue 1 • CI 19140/Yellow 5 • Phenoxyethanol  Methylparaben  Ethylparaben  Butylparaben  Propylparaben • Isobutylparaben


Avete presente quando SAPETE che la tizia che vi sta decantando le meraviglie del prodotto ha una pelle molto diversa dalla vostra MA VOI COCCIUTE come mufloni in calore NO, non c’è verso che colleghiate due concetti elementari?

Ecco.

Tizia con pelle secca – nonostante sia convinta di averla normale-mista: ma può essere normale, leggermente mista, una pelle che assorbe il burro di Karite’ come lei mi diceva, eeeeeeeeeeeeeeh dàààààààààiiiii!!!!! – che ti dice che ‘sta maschera è una sorsata dissetante per la pellaccia che levete proprio.

Certo, se hai la pelle come il deserto del Mojave, in effetti, anche la Nivea messa in frigo può fare la differenza, eh.

Se avete una reale pelle misto grassa o grassa, non vi servirà ad una fava, neanche a 50 anni: ho trovato più idratante la crema giorno, per dire.

Finirla è stato complesso, l’ho dovuta mischiare ad acido ialuronico e ad altre diavolerie.

Consigliabile (mah…) solo per pelli o secche (ma non troppo) o disidratate (ma non troppo): anzi, sconsigliata a tutte se non vi fate dare un campioncino (una maschera di idratazione intensiva si vede se è tale  anche solo dopo un’applicazione), perché, raga, basta buttare soldi in consigli a cappero.

Ciao!
Gattone




Disclaimer: come previsto dalle regolamentazioni FTC introdotte il 1 Dicembre 2009, nessun prodotto mostrato mi è stato inviato gratuitamente. Tutto è stato comprato con i miei soldi e le opinioni che esprimo sono le mie e di nessun altro. Le foto le ho fatte io per non violare alcun copyright.

lunedì 20 marzo 2017

Hem hem...Perilei Pausa 10 tubetti da 5 ml della Angelini

Ma ciaoooo!!!!

Ferve l'attività dopo mesi di abbandono del blog. Ho non so più quante recensioni in canna, vedrò di darmi una mossa.

Oggi parliamo di una crema vaginale: non è come sembra! Datemi un attimo che vi spiego.

Correva l'anno 2015 e leggevo in una delle numerose pagine di bellessa che infestano Facebook, di tizia che aveva sentito alla Tv che la tale Antonella Mosetti consigliava l'applicazione su viso e collo del prodotto di cui oggi parliamo. 
Siccome ne lessi l'Inci e ne vidi l'invitante prezzo, mi dissi che un esperimento ci stava tutto. Prima di svenire leggete tutto:-)

Perilei Pausa. 10 tubetti monodose (sono in plastica morbida) da 5 ml l'uno (per un totale di 50 ml) della Angelini. Euro 18,30.

"Perilei Pausa è una crema vaginale ideale in menopausa. Favorisce l'idratazione e un corretto mantenimento del contenuto di Collagene presente naturalmente nel tessuto connettivo perineale e insieme ad una corretta ginnastica per il pavimento pelvico, aiuta a prevenire la perdita di tono e del trofismo del tessuto perineale. La sua applicazione, abbinata a una corretta ginnastica perineale (esercizi per il pavimento pelvico), aiuta a prevenire la perdita del tono e del trofismo del tessuto perineale, e a limitare la possibile incidenza dei fenomeni disfunzionali di questa area."

Vi metto le foto del prodotto così potete apprezzarne l'Inci da sole. L'unica cosa che dovevo fare e non ho fatto perché quando mi dimentico reiteratamente di fare una cosa non c'è proprio speranza di ricordarmela, era di misurare il PH di questa crema. Avevo finito le strisce misuratrici e avrei dovuto fare un ordine su quei siti di materie prime - perché in farmacia non vi venga mai in mente di comprare le strisce per la rilevazione del PH, le fan pagare una cosa rapinosa -  ma la pigrizia e la taccagneria hanno avuto la meglio.

Quindi, se non sono a conoscenza del PH, di fatto, non posso consigliarvela, perché il PH di una emulsione per il viso deve essere di un certo tipo a seconda dello scopo che vogliamo sortire, mentre per l'area vaginale di un altro, e se non interseco i dati è inutile che vi caldeggi o sconsigli un prodotto. Siccome lo ricomprerò, vi saprò dire - ma se qualcuna che mi legge vuol fare in autonoma la misurazione e dircelo, è molto bene accolta.

Ultima cosa: io l'ho usata per collo e seno, proprio perché non sapevo il PH e perché ho voluto essere iper prudente (e non mi è dispiaciuta).

Bye!
Gatton






Disclaimer: come previsto dalle regolamentazioni FTC introdotte il 1 Dicembre 2009, nessun prodotto mostrato mi è stato inviato gratuitamente. Tutto è stato comprato con i miei soldi e le opinioni che esprimo sono le mie e di nessun altro. Le foto le ho fatte io per non violare alcun copyright.





venerdì 17 marzo 2017

Detossinarsi con tisane&vari intrugli modalioli? NO, nun se po'!

Salve.

Riporto anche qui un post de L'Estetista Cinica che reputo perfettamente azzeccato (cose che so da AAAAAAAAANNI, ma mi sono accorta che demolire leggende metropolitane come la favolosità dei bibbbbbitoni drenanti è più complesso di praticare la fissione atomica a freddo in cantina su un piede solo): in genere non cito mai la soggetta, e ciò perché non sottoscrivo appieno le sue opinioni per quel che riguarda la cosmesi - anni di letture di persone competenti e di libri sull'argomento mi han messa in condizione di distinguere dove finiscano le predilezioni degli addetti ai lavori e dove inizi la scienza, quindi io non prendo la Cinica come referente. Epperò questo articolo sul suo blog è perfetto.

http://estetistacinica.it/detossinarsi-dalle-fandonie-line-vivere-felici/

Ciao!
Gatton

Ètas Peel crema antirughe notte di COSMETICI MAGISTRALI

Hallo!

Vorrei parlarvi di un prodotto di cui finalmente posso dire: CONTROCOGLIONI. 
E' da tanto che non usavo un cosmetico che mi ha soddisfatta sotto tutti i punti di vista, di cui ogni centesimo speso ne è valso la pena.

Ètas Peel crema antirughe notte di Cosmetici Magistrali viene distribuita nelle farmacie e parafarmacie. On line pure, e si pesca piuttosto bene. 38 euro ma cercate bene in giro. 50 ml di contenuto. Appartiene al gruppo Difa Cooper.

A volte me ne dimentico, e dovrei ritornare a vedere i vecchi post per magari aggiungere infos, ma questo giro l'ho ricordato: la Ètas Peel ha la benedetta data di scadenza! Allegria! Giubilo!

Andiamo per ordine.

Nell'ottobre scorso, nella mia farmacia di fiducia, farmacia che ha una parte di dermocosmetica piuttosto pingue (e ha pure una stanzetta per i trattamenti, la cabina), presi un appuntamento con una di quelle leggiUadre fanciulle che ti applicano sul muso prodotti senza alcun criterio nel mentre ti raccontano di tutte le cose di cui abbisogni inventandosele di sana pianta. Ma non due tizie gajarde che lì ho conosciute: tizie che sanno il fatto loro, e la cui presenza è esplicitamente e tassativamente richiesta dalla farmacia alle ditte produttrici come conditio sine qua non per continuare i rapporti. Perché? Perché sono brave assai. Specialmente quella della Skinceuticals che ho potuto apprezzare con tanto di occhi sgranati - e per colpire me, ce ne vuole. Anche la signora della Cosmetici Magistrali si difende: non è un'estetista come l'altra e si vede, ma "si applica".

Parlandole delle mie preferenze ed esigenze, mi ha dato un protocollo da seguire e io, da mooooolti anni incuriosita da quest'azienda di cui non avevo comprato mai nulla ma di cui avevo sentito parlare tipo fiume carsico, ho deciso di comprare il prodotto di cui oggi parliamo, più altre cose di cui parleremo. Specie una cosa lumacosa: ma non anticipiamo i tempi.

Allora, che cosa è che noi vegliarde amiamo più dei nostri animali domestici? Ma la vitamina A, of course
E come l'amiamo? In qualunque forma. Pure dipinta.

Presentiamo il prodotto:

"Crema antirughe notte appositamente studiata per ridurre i segni dell'invecchiamento fotoindotto e per rendere la pelle particolarmente recettiva ai trattamenti peeling.
Modalità d'utilizzo:  Applicare alla sera una piccola quantità (1-2 pump) di prodotto sul viso deterso e asciutto. Massaggiare delicatamente fino a completo assorbimento. È consigliabile utilizzare un fotoprotettore durante il giorno. Il prodotto è confezionato in un innovativo tubo airless per preservare l'integrità e l'efficacia del prodotto. Componenti: Acido glicolico, retinsphere e vitamina E."
L'acido glicolico è al secondo posto e apre la strada alle sfere contenenti due derivati della vitamina A. E. Si. Vede. 
Questo è uno di quei prodotti la cui azione si vede fin da subito, forte e chiara. Nessun dubbio. Nessuna cazzata sulla soggettività dei trattamenti cosmetici: andate a guardarvi l'Inci qui sotto e parliamone di questa manfrina del "Tutto è soggettivo".
Il prodotto è forte, non lo consiglierei a pelli con infiammazioni o desquamazione o altri problemi cutanei - mi diceva l'incaricata che la Cosmetici Magistrali nasce e cresce più per il medico estetico che per la distribuzione selvaggia, motivo per cui ci tengono a che l'acquisto sia preceduto da un due parole con un'addetta, e in questo caso vi dico che hanno ragione: io avrei sbagliato nello scegliere il cosmetico per me se non fossi stata coadiuvata, non sono prodotti facilissimi da leggere e capire (e valutare). Non per me, per lo meno.
La Ètas Peel crema antirughe notte è una crema bianca e corposa, il cui uso è serale e invernale: ergo, pigliate questa recensione e insacchettatevela fino all'autunno 2017, perché comprare adesso il prodotto significa usarlo per un mesetto e poi doverlo mettere via.
Come vedrete da una foto (scrivo sulle confezioni le date di inizio), ho iniziato ad usarle la crema il 30/10/2016 e l'ho finita l'altro ieri: 5 mesi scarsi. Data di scadenza della mia confezione: 11/2018. Quindi, quando la comprai, era "fresca" - a questo serve la data di scadenza, a vedere l'era geologica di stazionamento di un prodotto sullo scaffale di un rivenditore; ed eco perché le ditte potendo togliere per legge la data di scadenza (non è più obbligatoria), l'hanno tolta AL VOLO DI CORSA PRIMA DI SUBITO (in primis quei furbacchioni del segmento ecobio). Una crema, un siero, se ha più di due anni di vita imbarattolata, ha perso già parecchio del suo mordente. I prodotti cosmetici ecobio pure più in fretta: se hanno un anno è già tanto, devono essere venuti e consumati PRESTO.
Modalità di utilizzo: due giorni la settimana la prima settimana; tre la seconda; quattro la terza; un giorno sì e uno no per un mesetto; poi ogni sera.
L'azione si vede molto precocemente e può darvi problemi irritativi neanche da poco, motivo per cui, davvero, dovreste parlare con un'addetta: scrivete all'azienda e chiedete i punti vendita supportati dal loro personale (che gira da farmacia a farmacia). Un link per iniziare: http://www.cosmeticimagistrali.it/farmacie/
Questo prodotto io lo ricomprerò senz'altro: ho una mezza idea di drogarmi di acido retinoico a partire dal prossimo autunno, e quindi farei una sera sì e una no. Boh. Nin zo. Devo vedere. Ce penz.
Ciau!
Gatton






Disclaimer: come previsto dalle regolamentazioni FTC introdotte il 1 Dicembre 2009, nessun prodotto mostrato mi è stato inviato gratuitamente. Tutto è stato comprato con i miei soldi e le opinioni che esprimo sono le mie e di nessun altro. Le foto le ho fatte io per non violare alcun copyright.

mercoledì 8 marzo 2017

John Masters Organics vitamin C anti-aging face serum

Saaaalve:-)

Manco da un pochino e dunque ho parecchie recensioni in canna ma poco tempo: soprassedete, è il periodo.

Orbene, veniamo a noi. Ho usato per 10 mesi questo siero, siero che se avessi usato con costanza sarebbe terminato in tre mesi. Ma entriamo in media res.

Il siero John Masters Organics vitamin C anti-aging face serum l'ho comprao su Marionnaud.it, e posso dirvi che i prodotti della John Masters Organics su questo sito hanno i prezzi che ho visto pure altrove, dunque per questa ditta la profumeria non ha applicato il rincaro dei prezzi che le ho visto praticare su altre ditte commercializzate. 
E fin qui. 
Se poi ci aggiungete che non è infrequente che Marionnaud faccia sconti del 30% su qualunque cosa, voi capirete che io ci sarei piuttosto affezionata. Ci ho preso di recente pure un prodotto Chanel, perché, benché per questa ditta il rincaro rispetto a concorrenti come Sephora o Sabbioni ci sia, con il 30% in meno il costo totale era ancora inferiore al costo di Sephora con il suo 20% in meno - e no, non sono pagata da Marionnaud per dire queste cose, ci mancherebbe...

Euro 44,00 per 30 ml: la John Masters Organics è una ditta DANNATAMENTE cara, ecco. Con lo sconto del 30% veniva 30,80, un pochino meglio.

INCI: Aloe barbadensis (aloe vera) leaf juice*, helianthus annuus (sunflower) seed oil*, glycerin*, rosa damascena (rose) flower water*, populus tremuloides (aspen) bark extract, ascorbic acid polypeptide, lecithin, phospholipids, superoxide dismutase, malphighia glabra (acerola) fruit extract*, oryza sativa (rice) extract*, spirulina platensis (algae) extract*, tocopheryl acetate, retinyl palmitate, ascorbyl palmitate, butyrospermum parkii (shea) butter*, triticum vulgare (wheat) germ oil, rosa damascena (rose) flower oil*, citrus sinensis (blood orange) oil, tilia cordata (linden) blossom oil*, xanthan gum, rosmarinus officinalis (rosemary) leaf extract*, sclerotium gum powder, potassium sorbate. Gli ingredienti segnalati con l' asterisco sono certificati organici.

Come potete vedere dall'Inci, questo siero contiene OGNI BEN DI DIO. Ma congratulazioni proprio.

Lo ricomprerei, dunque? No. Perché? dopo averlo usato con quotidiana costanza per due mesi - e poi saltuariamente per i restanti 8 fino all'estinzione - posso serenamente dire che boooooooooooh! 
Dovrei ricomprarlo e usarne tipo due/tre confezioni per un anno intero prima di dire di apprezzarne visivamente gli effetti. Forse. Ma argomentiamo meglio.

La John Masters Organics da quel che so è un'azienda seria, non una di quelle che si inventano il bio per fare cassa copiando e incollando ricette trite e ritrite; mi dicono che i loro prodotti per capelli sono famosi e apprezzati.
Se guardate bene l'Inci vi viene da commuovervi - oltre al fatto che vi testimonio che il prodotto si stende bene, si assorbe meglio, la pelle non lo respinge dopo ore, non ingrassa minimamente e se gli mettete per sopra altre 576566383 strati di robbbba cosmetica, esso, il siero, non spallina. 

Cioè, io sulla carta lo ricomprerei pure, eh (più leggo l'Inci più mi commuovo), ma su di me non ha avuto il benché minimo effetto visibile: sottolineo visibile, perché se magari avessi in casa uno di quegli apparecchi che misurano lo stato della pelle (idratazione, macchie cutanee, ecc.) magari adesso ne parlerei in altri termini.

Tutto ciò per dire che non posso esprimermi con sicurezza sule performaces effettive del prodotto. Se lo ritrovassi in forte sconto sarei parecchio tentata di riprenderlo. Aggiungo per maggior chiarezza che a me non piacciono quei prodotti che nell'immediato vi regalano una pelle bella distesa e luminosa solo grazie ad effetti ottici, personalmente non so che cosa farmene, preferisco indossare un buon fondotinta nel caso.

Ecco, io su questo prodotto amerei TANTO un confronto con altre persone che l'hanno usato, accettando comunque il fatto che non tutti i sieri e creme abbiano di fatto degli effetti apprezzabili su tutte le pelli - aggiungiamo che mi piacerebbe pure averne la formula da sottoporre all'attenzione di un cosmetologo.

Vi lascio le foto del prodotto (vissuto) e vi saluto: abbraccio!
Gattone 





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mercoledì 4 gennaio 2017

LUVOS: Cleansing Cream - origine: Ecco-Verde

Ma arrriciao!

Le fate anche voi le cazzate di prendere a random prodotti oscuri&misteriosi su Ecco-Verde giusto per sperimentare Sai Mai Che Trovassi Il Santo Graal Nascosto In Un Anfratto

No ma certo. 

Il Santo Graal se lo sono rivenuti da mo'. E' rimasto il Chante Clair Sgrassatore e basta.

LUVOS: CLEANSING CREAM REVITALISING - CLEANSING FOR ALL SKIN TYPES Crema detergente, se non si fosse capito;-) 100 mlCosto: 7,99 su Ecco-Verde -  il prezzo che ti frega, perché pensi "Uuuuuh ma che onessssssto!" Vabbe'.

Ingredients (INCI): Aqua, Zea Mays Oil, SorbitolCoco GlucosideLoess, Sodium Cocoyl Glutamate, Disodium Cocoyl Glutamate, Cetearyl AlcoholGlycerinXanthan GumPrunus Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) Oil*, Cimicifuga Racemosa Root Extract, Vaccinium Myrtillus (Bilberry) Extract, Levullnic Acid, p-Anisic Acid, Saccharum Officinarum (Sugar Cane) Extract, Citrus Medica Limonum (Lemon) Extract, Helianthus Annuus (Sunflower) Seed Oil*, Alcohol, Sodium Levulinate, Citrus Aurantium Dulcis (Orange) Fruit Extract, Acer Saccharum (Sugar Maple) Extract, Tocopherol, Citric Acid, Parfum (Natural Essential Oils), Citronellol**, Linalool**. 
* certified organic 
** from natural essential oils

Questo prodotto non mi è piaciuto dalla prima all'ultima spruzzata: deterge....inzomma; lascia una patina sul viso e quindi bisogna sciacquare molto bene insistendo, però non si rimuove interamente con l'acqua (cosa che per me è importante), bisogna comunque usare un mezzo - cotone, salviettina, ecc - per rimuoverlo del tutto.

Va bene per chi ama il latte detergente classico e quindi la rimozione meccanica. Però. Però tutta questa gradevolezza d'uso...Oddio...ma c'è di meglio in giro per gli stessi soldini, ok?

Vi metto le foto giusto per testimoniare che l'ho usato, ma sono venute 'na schifesss.

Ah! Un annetto fa avevo comprato due mascherine Luvos mondose su Ecco-Verde, "maschera viso cremosa anti age" (https://www.ecco-verde.it/luvos/maschera-viso-cremosa-anti-age) e la trovai una ineffabile schifezza. Mi sa che con la Luvos per ora #ciaone

Ciao!
Gattone 





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