martedì 10 maggio 2016

Cosmetici anti acne: una discussione

In seguito alla lettura su Facebook di un articolo pubblicato sul suo blog (Baraldini) - http://www.nononsensecosmethic.org/cosmetici-pelli-acneiche-a-confronto/ - una dermatologa (su FB) scriveva:

"Spesso i dermocosmetici vengono associati alla terapia farmacologica per compensare l'effetto irritante di alcuni attivi contenuti nei farmaci topici (BPO ad es ) , per offrire al paziente che vuole applicare una crema giorno o una crema notte un'alternativa valida e meno "ricca" alle creme "da supermercato " o "da profumeria " scelte a caso che potrebbero essere troppo grasse(non vedo ceramidi negli inci ad esempio) ,perché molti pazienti lo chiedono e se devo scegliere preferisco che applichino quello che fa meno male alla loro pelle e che evitino ciò che potrebbe annullare l'effetto benefico della terapia anti acne (sebbene non esistano creme comedogeniche a suo avviso non possiamo non ammettere che alcune creme idratanti possano peggiorare la lucidità e la seborrea e questa è esperienza pratica quotidiana ). Il profumo non è un problema perché l'acne giovanile non è un'allergia. Inoltre su tutti questi cosmetici vengono eseguiti studi clinici per testarne l'efficacia , ad alcuni studi ho partecipato anche io e garantisco che sono condotti in maniera seria. I retinoidi e gli AHA hanno una comprovata azione esfoliante e chi fa attività clinica sui pazienti vede le differenze ...E'molto utile analizzare gli inci ma non serve a nulla se non si associa la pratica clinica (io sono un dermatologo)"

Baraldini rispondeva:

"grazie per la testimonianza professionale. Gli allergeni sono  per me un problema in quanto alcune allergie si manifestano con eruzioni acneiformi e confondere/sovrapporre acne vulgaris con eruzioni acneiformi "indotte" può essere un problema. Vista la funzionalità del cosmetico per 'pelli acneiche', se profumo ci può essere, almeno che non sia con potenziali allergeni. Nella premessa chiarivo che nell'utilizzo cosmetico  per acne non si intende solo l'acne vulgaris. Sui mediatori lipidici dell'acne non ci sono ricerche conclusive, ma alcuni oli si comportano come proinfiammatori e proliferativi, altri no, alcuni anzi sono specificamente antiproliferativi e possono intervenire positivamente, vedi le ricerche sull'acido linoleico, senza contare gli oli "inerti".  Non ho affermato che non esistono creme comedogeniche, ma che tutto il concetto di comedogenia fonda su ricerche ascientifiche che hanno creato il falso mito del cosmetico comedogenico quando contiene un ingrediente comedogenico, ampiamente confutato a livello scientifico."

Io intervenivo dicendo:

"Nella mia pluridecennale esperienza con l'acne vulgaris, posso testimoniare che, al netto dei farmaci che vengono prescritti per il problema, i prodotti da banco che ne dovrebbero coadiuvare la riuscita rasentano l'inutilità e in alcuni casi la dannosità. Un ottimo cosmetico per pelli acneiche deve essere semplicemente un ottimo cosmetico in sé e per sé, deve contenere quegli olii, quegli attivi, insomma quelle sostanze di pregio che non ne fanno un'emulsione vuota e inutile. A seconda della reazione della propria pelle ci saranno ingredienti da avvicinare e altri da allontanare. Stop. Il fine è raggiungere l'equilibrio, cosa che già di per sé da una discreta mazzata al virus dell'acne e spazza via tante altre problematiche cutanee."

Paris Hinci contribuiva con:

"Nel mio caso (15 anni di acne), mi sono state prescritte creme analoghe a queste, quando l'acne è migliorata (grazie al trattamento farmacologico) oppure come coadiuvante alla terapia antibiotica topica. A chi soffre di questa patologia, segnalo questo post: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=788030674653218&substory_index=0&id=461572343965721&hc_location=ufi"


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